Un manager può ottenere il massimo dal proprio TEAM di collaboratori grazie al Coaching.
In un mondo in cui l’evoluzione tecnologica, culturale e sociale ha ritmi sempre più frenetici di sviluppo e cambiamento, le aziende combattono sfide sempre più ardue e competitive.
Per stare al passo con i tempi e superare illesi queste prove, i Manager di oggi devono adeguarsi e affidarsi a un Team di collaboratori preparato e motivato a raggiungere gli obiettivi.
Non sempre è facile ottenere quello che si desidera ma, grazie alla metodologia del coaching, diventa possibile.
La chiave del successo risiede nella motivazione.
La motivazione è qualcosa che nasce e si alimenta nel cuore e nella mente delle persone. Non basta adottare metodi ormai obsoleti come, per esempio, il classico “bastone e carota”: il premio per il raggiungimento di un risultato o l’inondare gli uffici di frasi fatte come “se vuoi, puoi”.
Si tratta di sistemi con effetti a breve termine e che non alimentano il potenziale del collaboratore e la sua motivazione.
Richiamando le parole dell’autorevole Henry Ford:
“Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo.”
La sfida del Manager contemporaneo è riuscire a creare con i propri collaboratori la giusta alchimia e realizzare un progetto a lungo termine, puntando sul potenziale che ogni singola persona può esprimere.
La soluzione per ottenere il massimo dai propri collaboratori è a portata di mano è il Coaching!
Puoi conoscere e imparare strategie e principi per creare e gestire team di lavoro ad alte prestazioni.
Il coaching ti aiuta ad ottenere il massimo dai tuoi collaboratori.
Conoscilo e affidati anche tu al coaching!
La metodologia del Coaching si sta diffondendo a macchia d’olio, riscuotendo un inevitabile successo. Successo incentrato sulla sua semplicità e, soprattutto, sul totale cambiamento di visione della persona: non più legata alle prestazioni bensì al suo potenziale.
Timothy Gallwey, padre del Coaching moderno, ha individuato la soluzione nell’essenza del Coaching: spostando il focus sul potenziale e lavorando sulla sua massima espressione, è possibile ottenere da ogni persona la massimizzazione delle proprie prestazioni.
Come fare per ottenere il massimo dai propri collaboratori con il coaching?
Il principale strumento del Coaching: le domande
Fare le domande consente di potenziare le capacità dei collaboratori e spingerli verso nuovi orizzonti, superando le convinzioni limitanti.
Perché per un Manager è importante saper fare le giuste domande?
Le giuste domande aiutano il collaboratore a prendere consapevolezza delle attività, capire quali siano i problemi da affrontare, creare obiettivi e raggiungerli, individuando le giuste strategie. La consapevolezza di sé e del fatto che i compiti da portare a termine derivino da una propria scelta accresce il senso di responsabilità del collaboratore.
Oltre a favorire l’azienda, quindi, quest’approccio porta il collaboratore a maturare maggiore fiducia in stesso e nelle proprie capacità. Si sente, così, parte integrante dell’azienda e vede nel Manager un punto di riferimento e non una minaccia.
Dialogando con il collaboratore, il Manager viene a conoscenza non solo del piano d’azione elaborato, ma anche del pensiero che l’ha creato. Di fatto, è meglio informato e ha la situazione sotto controllo. In questo modo, si fida dell’operato e del comportamento del team e può dedicarsi al suo lavoro con serenità.
Il Coaching dà al manager un controllo reale, non effimero, e al collaboratore una responsabilità reale, non illusoria.
Quali domande o riflessioni a suscitato in te questo articolo?
Noi, vogliamo farne una. Per raggiungere grandi risultati c’è bisogno di una grande risorsa: l’Uomo.
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