Il mio approccio era fortemente autocritico e spesso i miei obiettivi non facevano altro che influenzare negativamente la mia prestazione, poiché mi concentravo prima su quelli e dopo sulla gara stessa; il mio problema maggiore era quello di non sapermi perdonare gli errori e di perdere la testa ogni volta che ne commettevo uno, rovinando drasticamente anche tutti gli ostacoli successivi. Savino mi ha insegnato a reagire diversamente a queste situazioni, a distaccarmi emotivamente dalle azioni errate e, al contempo, a fissare il ricordo emotivo e fisico di quelle giuste, prendendo via via consapevolezza delle mie capacità e dei punti vincenti miei e del cavallo. La svolta a livello mentale è stata il definitivo abbandono dell’ambire alla perfezione e la presa di coscienza del fatto che più io mi fidavo di me stessa e più l’avrebbe fatto il mio cavallo: chi può credere in te se sei la prima a non farlo? La vera vittoria, infatti, è stata quella di aver trovato il giusto mix di emozioni che mi servono per affrontare una gara e per divertirmi allo stesso tempo, senza pensare agli esercizi mentali, ma rendendomi conto di averli ormai dentro come schemi acquisiti e di metterli inconsciamente in pratica. Sì, sono cambiata e sono orgogliosa di me stessa e non finirò mai di ringraziare Savino. La strada per la vittoria è lunga. Spesso non è necessario cambiare il motore, basta scoprire come è fatto e scegliere la benzina giusta. Grazie Savino per il tuo prezioso aiuto