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Public speaking: parlare o comunicare in pubblico?

Pensi davvero che parlare in pubblico sia una questione di talento naturale?

Certo, alcuni bravi public speaker hanno una buona predisposizione, ma per ottenere i migliori risultati seguono delle regole per comunicare al meglio in pubblico e, soprattutto si allenano!

Cosa si fa in un public speaking di qualità

In realtà, parlare in pubblico è una dizione poco corretta, dà l’idea che il protagonista del processo sia il relatore e non il pubblico. Con questo approccio il rischio è quello di parlare per se stessi, in modo autoreferenziale, finendo per esibirsi in pubblico non curando l’efficacia del proprio messaggio.

Una migliore dizione e un approccio sicuramente più efficace è quello di parlare al pubblico, con il pubblico, per il pubblico. Qui sì che il pubblico è il protagonista. In fondo se sei lì davanti a delle persone, il tuo obiettivo sarà fargli ascoltare, capire e accettare il tuo messaggio. Questa è l’intenzione giusta che devi avere e dalla quale deriva un’operatività più utile.

Vuoi parlare o comunicare al meglio in pubblico?

Per essere davvero efficace oltre a parlare ed occuparti del contenuto del tuo messaggio, dovrai presidiare costantemente anche gli altri livelli della comunicazione, ovvero quello para-verbale (la voce) e non verbale (il linguaggio del corpo).

Perciò, per sviluppare le abilità fondamentali del presentatore eccellente è necessario saper padroneggiare la “triade” del mestiere:

A. Conoscenza dei contenuti, ovvero il “sapere i saperi”. E’ una condizione necessaria, ma decisamente non sufficiente per presentare con efficacia. Richiede costante aggiornamento e approfondimento. Ma attenzione a non farne l’unica base per la tua attività.

B. Abilità di trasferimento dei saperi, cioè il “Saper far apprendere”. E’ fondamentale e non è per nulla una conseguenza automatica della conoscenza dei contenuti.

C. Stile di conduzione e relazione, cioè il “Saper essere”. E’ la capacità di leggere la dinamica di gruppo, di creare rapidamente un clima piacevole, di saper comunicare efficacemente, la capacità di esprimere autorevolezza, sentirsi a proprio agio ed essere se stessi.

Anche perché dall’alchimia che sarai in grado di generare tra questi ingredienti, tu risulterai un vero professionista o meno.

Quattro diversi tipi di oratori

Se non hai grandi competenze di contenuto, né sei particolarmente chiaro e convincente nella tua comunicazione, risulti un oratore impacciato. Due i casi: o sei alle prime armi e quindi è naturale, si migliora con l’esperienza, o se, invece, sono 10 anni che fai questo mestiere probabilmente stai sbagliando qualcosa.

Se sei abilissimo nell’essere convincente e coinvolgente grazie alla tua eccellente comunicazione, ma sei povero di contenuti, al pubblico arrivi come un presentatore superficiale.

Se hai elevate competenze di contenuto ma sei decisamente monotono e poco efficace nella tua comunicazione, risulti un professore noioso, finendo per rendere la platea impermeabile alla comprensione del tuo messaggio.

Solo quando hai alte competenze di contenuto e un altrettanto buona capacità di essere chiaro e convincente grazie ad un’ottima comunicazione, sei un relatore professionista. In effetti, un relatore professionista ed efficace possiede il giusto ed equilibrato mix di competenze contenutistiche e relazionali. E possiede altri due ingredienti fondamentali: la passione e la capacità di divertirsi. Questo gli dona una grande capacità di concentrazione, pazienza, resistenza e persuasione.

Tu che tipo di oratore vuoi essere?

Puoi apprendere le regole per comunicare al meglio in pubblico frequentando il corso Public Speaking.

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